Il progetto di monitoraggio ambientale è stato introdotto nella normativa italiana (Testo Unico sull'Ambiente) come parte del progetto di tutte le opere sottoposte alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Il monitoraggio consente il controllo sugli impatti ambientali significativi provocati dalle opere approvate e il rispetto delle prescrizioni espresse sulla compatibilità ambientale dell’opera, anche al fine di individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e di consentire all’autorità competente di essere in grado di adottare le opportune misure correttive.
Le caratteristiche che deve avere un progetto di monitoraggio ambientale sono indicate con questi termini dalla Legge Quadro sugli Appalti Pubblici (D.Lgs 163/2006): "il Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) deve illustrare i contenuti, i criteri, le metodologie, l'organizzazione e le risorse che saranno impiegate successivamente per attuare il piano di monitoraggio ambientale (PMA), definito come l'insieme dei controlli da effettuare attraverso la rilevazione e misurazione nel tempo di determinati parametri biologici, chimici e fisici che caratterizzano le componenti ambientali impattate dalla realizzazione e/o esercizio delle opere".
La stessa legge richiede che sia seguito quanto stabilito dalle linee guida ministeriali per la redazione del PMA.